
“Esclusiva Giuliani Charter”
“Capitale Italiana della cultura 2022”
Procida in barca


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Itinerario e luoghi visitati
Guida autorizzata!

Sorrento
Ore 09:00
Imbarco dal porto di Sorrento (Marina Piccola) con Welcome on board dello skipper che parla inglese. Dopo la navigazione di 1 ora circa si arriva presso l’isola dai mille colori, Procida.
Procida
Ore 10:00
Ad accogliervi al porto ci sarà una guida turistica autorizzata, per un viaggio nel centro storico dell’isola che parte da Marina Grande fino ad arrivare nel punto più alto dell’isola: ”Terra Murata” attraverso le caratteristiche stradine procidane.
Il Canale, gli antichi casali, piazza dei Martiri, il belvedere dei cannoni con la vista mozzafiato della Corricella e la visita alla millenaria Abbazia di San Michele Arcangelo saranno le tappe principali di questa esperienza coloratissima.
Ore 13:00
Arrivo a Marina di Corricella, dove si trovano numerosi ristorantini tipici/Snak Bar e dove saluterete la guida, per poi avere 1h00 di tempo libero.


Procida
Ore 15:00
Imbarco a Marina Grande e partenza per il giro dell’isola.
Nella caletta, riserva naturale dell’isolotto di Vivara è possibile tuffarsi e godere della variegata vegetazione e della naturalità di questo luogo incontaminato, le cui acque sono sempre cristalline, grazie alle continue correnti che si incanalano in questo punto dell’isola.
Continuando a circumnavigare l’isola, passando a visitare la Chiaiolella, la spiaggia più lunga dell’isola, si possono ammirare i colori vivacissimi delle abitazioni che la caratterizzano e la rendono unica.
Ore 17:30
Sorseggiando Limoncello autoctono del nostro partner commerciale, mentre lo skipper continua a dare cenni storici e pittoreschi della baia di Napoli, si punta verso Sorrento.
Sorrento
Ore 18:30
Arrivo a Sorrento e sbarco.

Nel dettaglio
Procida è la più piccola delle tre isole maggiori del golfo di Napoli (le altre due sono Ischia e Capri) ed anche quella più vicina alla terraferma, distando solo 3,4 km dalla penisola flegrea. Il suo perimetro è di circa 16 km, mentre la superficie non supera i 4 kmq. La collina di Terra murata (91 m) è il punto più alto dell’isola.
Come tutte le isole flegree, anche Procida è di origine vulcanica. L’isola si formò in seguito all’eruzione di almeno quattro vulcani, oggi in gran parte sommersi dalle acque del mare e non più in attività, i cui resti però possono essere ancora scorti, soprattutto se si osserva la zona di Vivara.
Procida non ha il richiamo delle altre due isole del Golfo, eppure una sua visita riesce ancora a restituire quelle immagini e quei sapori dei secoli passati, cosa che è sempre più difficile cogliere nelle altre mete, affermate tappe del turismo internazionale. I silenzi di Vivara, i colori della Corricella, il porto della Chiaiolella sembrano stare lì, indisturbati, da secoli incuranti dell’alternanza delle epoche.
Le caratteristiche coste tufacee, molto frastagliate e dalla morfologia varia permettono di poter ammirare paesaggi unici
Vicino a Procida, collegata attraverso un ponte, c’è un’altra piccola isola, Vivara, attualmente disabitata ed adibita a riserva naturale. Procida e Vivara, insieme ad Ischia e Nisida, appartengono al gruppo delle isole flegree, così dette per la comune appartenenza all’area geologica dei Campi Flegrei.
Vivara è un isolotto, dal caratteristico aspetto a mezzaluna, costituito dalla porzione occidentale d’un antico cratere vulcanico, emerso dal mare circa quarantamila anni fa. L’anello del vulcano, che si completa con la metà costituita dal promontorio di Santa Margherita vecchia, racchiude al suo interno lo splendido specchio di mare detto “golfo di Genito”.
L’isola è quindi ciò che rimane di uno dei cinque crateri di Procida e conserva ancora valori archeologici, botanici e faunistici di notevole livello. Un polmone verde dagli intensi colori della rigogliosa macchia mediterranea in una gamma cromatica che cambia in maniera spettacolare con l’avvicendarsi delle stagioni.
Caratteristica, suggestiva e romantica, Marina Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida. Disposto ad anfiteatro sul mare e circondato dalle reti adagiate sulla banchina, questo piccolo borgo di pescatori è un rifugio tranquillo e seducente per chi predilige le vacanze all’insegna del relax. L’odore di mare, le stradine caratteristiche, la singolare architettura e l’assenza totale di autoveicoli rendono la Corricella un mondo a parte.
Il porticciolo secentesco è famoso e apprezzato per la sua peculiare architettura: qui è possibile scorgere un intreccio di archi, cupole, finestre, gradinate, logge, scale e facciate variopinte che danno vita a un complesso edilizio più unico che raro per forme, colori e disposizione delle abitazioni.
Com’è facile immaginare, Marina Corricella è raggiungibile solo via mare o attraverso quattro gradinate che disegnano differenti itinerari. Dalle estremità del porticciolo è invece possibile risalire il borgo percorrendo altre due gradinate, di cui una termina nei pressi del Santuario di Santa Maria delle Grazie. L’altra, situata sotto il belvedere di Callìa, è il luogo ideale per ammirare l’isola di Capri e il promontorio di Terra Murata.
Infine una tappa obbligata per gli amanti del turismo gastronomico e cinematografico è il Bar Graziella, set di numerose produzioni cinematografiche.
La Chiaiolella: La presenza di bassi fondali e di numerosi locali sul lungomare rende Marina Chiaiolella una delle mete più note e gettonate di Procida. Qui, oltre all’attrezzato porto turistico, si trovano alcuni degli alberghi e ristoranti più frequentati dell’isola. Nonostante il vivace turismo estivo che l’ha indotta ad apportare qualche necessario cambiamento, la Chiaiolella ha sempre mantenuto il suo carattere di borgo di pescatori. Passeggiando lungo il molo e proseguendo per Via Giovanni da Procida è, infatti, possibile ammirare le caratteristiche case di architettura spontanea. Le case sono centenarie, mentre gli alberghi si incorniciano perfettamente nel paesaggio pur risalendo a tempi più recenti. Il pezzo forte dell’intero borgo è il Santuario di San Giuseppe costruito nel 1836 e restaurato nel corso degli anni. Oltre alla torre campanaria con il grande orologio che si affaccia su tutti i lati del campanile, meritano la dovuta attenzione anche le splendide tele custodite all’interno della chiesa. Il caratteristico porticciolo, costituito da un antico cratere vulcanico ormai spento, è circondato a ovest dall’altura di Solchiaro, un tempo meta preferita dai Borbone per la caccia, e ad est dal promontorio di Santa Margherita, sede nell’VIII secolo di un monastero Benedettino. Imperdibile è anche il fantastico tramonto su Ischia e l’isola di Vivara, visibile da tutti gli arenili del borgo.





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